Il Sindacato SAESE prende atto con rammarico della pubblicazione della Relazione annuale 2025 della Commissione di Garanzia per l’attuazione della Legge 146/1990, nella quale viene ribadita la non legittimità dello sciopero proclamato dal SAESE relativo alla “dieta dei gruppi sanguigni”.
Nonostante la nostra replica formale del 21 maggio 2025 e la successiva integrazione del 24 maggio, la Commissione non ha fornito alcun riscontro, limitandosi a reiterare un’interpretazione estremamente restrittiva del diritto di sciopero che esclude la nostra rivendicazione come interesse collettivo legittimo.
In particolare, la Commissione ha confermato che l’astensione proclamata dal SAESE non rientra nell’ambito di applicazione della legge n. 146/1990, esonerando così il Dipartimento della Funzione Pubblica e il Ministero dell’Istruzione dall’obbligo di comunicare la notizia dello sciopero agli utenti. Questo atteggiamento compromette i principi di trasparenza, imparzialità e diritto all’informazione di lavoratori e cittadini.
Ribadiamo con forza che la nostra iniziativa sindacale intende tutelare un interesse fondamentale, legato alla salute e sicurezza sul lavoro, un diritto riconosciuto e costituzionalmente garantito. Escludere tale rivendicazione dal diritto di sciopero apre pericolosi precedenti che limitano la pluralità delle forme di protesta sindacale e ostacolano il dialogo democratico.
Il SAESE continuerà a difendere il diritto dei lavoratori a manifestare le proprie istanze, anche attraverso forme simboliche di sciopero, e invita gli altri soggetti competenti, a livello multilivello, a intervenire per garantire il rispetto delle norme vigenti e dei principi costituzionali.
Resta aperto il confronto con la Commissione di Garanzia e con le istituzioni, ma senza rinunciare a segnalare e contrastare ogni forma di arbitrio e sconfinamento amministrativo.
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