Alla gentile attenzione delle redazioni dei giornali, delle procure, dei magistrati italiani, dei politici e di quanti, nella convinzione di vivere in uno stato del diritto, vogliano contribuire ad arrestare il sopruso delle istituzioni sui diritti dei lavoratori del settore scuola. Il Sindacato SAESE è infatti riuscito a dimostrare nel caso di specie, ricorrendo al Coordinamento Nazionale dei Difensori civici regionali e delle province Autonome, L’esistenza di un fumus persecutionis.
Per maggiori informazioni consultare i documenti in seguito allegati: