Il 15 c.m. il Consiglio dei Ministri ha dato via libera al disegno di legge sulla riforma della giustizia, che apporterà modifiche al Codice Penale, al Codice di Procedura Penale e all’Ordinamento giudiziario. Tra le varie misure previste c’è anche l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. Naturalmente la decisione del Governo non è definitiva. Il testo deve passare al Parlamento per l’approvazione. Ai sensi dell’art. 323 del Codice di Procedura Penale, in Italia, l’abuso d’ufficio rappresenta un reato. Secondo il presente articolo “ SALVO CHE IL FATTO NON COSTITUISCA PIU’ GRAVE REATO, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione ((di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità)) ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a se’ o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale OVVERO ARRECA AD ALTRI UN DANNO INGIUSTO E’ PUNITO CON LA RECLUSIONE DA UNO A QUATTRO ANNI.” Con l’espressione sottolineata in stampatello “salvo che il fatto non costituisca più grave reato” si intende che l’abuso d’ufficio di per se è riconosciuto come un reato minore, mentre con “ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni” si intende che il Pubblico Ufficiale per questo tipo di reato non viene incarcerato. Analizzando nel dettaglio quanto riportato nell’articolo 323 è facilmente intuibile come il reato di abuso d’ufficio sia alquanto difficilmente dimostrabile in Procura, cosa che viene confermata anche dalle percentuali di archiviazione riportate dall’ISTAT. In pratica, la bozza del DDL prevede l’abrogazione totale di questo articolo che, sotto un certo punto di vista, può essere ritenuta una cosa positiva in quanto se in futuro ci si dovesse trovare in condizione di dover sporgere denuncia nei confronti di un funzionario responsabile del procedimento per presunti illeciti sarà possibile procedere con accuse per reati molto più gravi. Nel caso ad esempio in cui dei poliziotti dovessero picchiare dei manifestanti tali poliziotti non dovranno essere denunciati per abuso d’ufficio, ma per violenza privata. È possibile fare tantissimi altri esempi analoghi a questo. Riteniamo pertanto che il Ministro Nordio abbia ragione nel sostenere che l’abuso d’ufficio sia un reato evanescente e che non fa altro che complicare le cose. A nostro avviso un’alternativa all’abrogazione di questo articolo potrebbe essere la depenalizzazione dello stesso, questo porterebbe a considerare l’abuso d’ufficio non più un illecito penale, ma un illecito amministrativo, in tal modo la presunta vittima potrà avviare, nelle sedi opportune e con le dovute prove, un’adeguata azione risarcitoria.